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Se fai esperienza all'estero hai una marcia in più: ecco alcuni (buoni) motivi per farlo

​Andare all’estero, per un’azienda, non significa fare un training di un mese, tantomeno può intendersi come un viaggio gentilmente offerto dall’ambasciata per arricchire il proprio network. Internazionalizzazione per una startup significa aprire un nuovo mercato dove si andrà a vendere il proprio prodotto o i propri servizi, o dove si tenterà di stringere una partnership importante, il tutto finalizzato alla massimizzazione dei ricavi.

Secondo il Professore, sono due le motivazioni fondamentali per cui le aziende Startup italiane non sono pronte “all’espatrio”: in primo luogo, non hanno ancora completato la penetrazione del mercato italiano e stanno ancora stabilizzando il prodotto.


Solo dopo aver consolidato e testato sul mercato locale il prodotto e tutte le relative tecniche di marketing, potranno pensare di espandersi, tecnicamente, fare "scale up", e pensare di raggiungere dei livelli di fatturato più importanti, grazie soprattutto alle opportunità offerte dai mercati internazionali, per i quali, indovina un pò, dovranno adattare prodotto e marketing.


La seconda motivazione per la quale le Startup e le piccole e medie imprese non sono pronte all’internazionalizzazione è l’attitudine. Questo significa che non nascono con l’idea di export, non sono concepite "Global". Nel loro Dna aziendale manca il gene della partecipazione attiva al mercato globale.


Gli stessi CEO, i Founder, i team risultano disorganizzati, privi di strumenti adeguati ad affrontare le sfide che impone il mercato estero. Dalla logistica al team che non parla inglese, alla mancanza dell’export Manager, le piccole aziende innovative italiane sono sprovviste di qualsiasi struttura che possa permettergli il grande salto.


Infine, troviamo anche le peggiori quelle che sperano che il mercato internazionale possa salvare l'azienda in crisi. Aimè, per quanto si auspichi che i colleghi imprenditori rimangano in attività fiorente, non è con la "Cina" che ci salvi l'azienda.

Quello di cui avrebbero bisogno è una fase preparatoria, propedeutica all'internazionalizzazione, che dallo stato in cui si trovano possa evolverle, fornendo gli strumenti adeguati all’internazionalizzione.


Traction, si occupa esattamente di questo: può preparare le Startup e le piccole e medie imprese ad affrontare i mercati esteri nella definizione dell'offerta, la preparazione dei materiali, il controllo delle infrastrutture logistiche e di evasione ordine, nello smart procurement, nel caso in cui l'azienda italiana voglia invece approvvigionarsi dalla Cina, oltre che a supporto nella pianificazione e nella valutazione delle opportunità.


Auspichiamo per le imprese italiane che comprendano l’importanza della formazione e della professionalità per restare competitive e massimizzare il proprio fatturato.


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